Con Vicky Krieps, Tim Roth, Mia Wasikowska, Anders Danielsen Lie, Anki Larsson.
Titolo originale Bergman Island. Drammatico (colore). Durata 112 min. Francia 2021 (Teodora Film)
SULL’ISOLA DI BERGMAN
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Chris e Tony si amano da molto tempo ma qualcosa è svanito senza danneggiare quello che rimane. Nella vita crescono una figlia e dirigono film. Lui scrive di fantasmi, lei di amori impossibili. In cerca di quiete e di un luogo separato per lavorare ai rispettivi progetti, sbarcano a Fårö, l’isola di Ingmar Bergman divenuta luogo di culto e di attrazione turistica per gli amanti del cinema. Si installano nella casa dell’autore svedese e dormono nel letto di Scene da un matrimonio, partecipano a proiezioni e tavole rotonde, fanno escursioni e scoprono i luoghi filmati da Bergman. Penna alla mano, avanzano nelle rispettive sceneggiature bruciando i confini tra realtà e finzione.
La prima nutre la seconda sotto gli auspici dell’artista che venerano.
Bergman Island, il nuovo e luminoso film di Mia Hansen-Løve, è girato sotto l’influenza dell’autore svedese ma elude qualsiasi rischio, facendo un uso saggio della sua figura tutelare. Perché l’isola dove Ingmar Bergman ha vissuto e lavorato, dove i suoi personaggi dimoravano, si fa risorsa viva, riconfigurata incessantemente da una moltitudine di temi e scarti drammatici che rilanciano la narrazione.
A prova di creazione (artistica), Chris (Vicky Krieps) e Tony (Tim Roth) avanzano per piccoli tocchi lievi che registrano lo stato della coppia anni dopo il loro incontro. La tenerezza eterna, i gesti delicati, le attenzioni costanti, la loro è una sorta di amicizia amorosa da cui il sesso sembra singolarmente assente. E allora Chris sublima proiettando il suo film.
Lei lo scrive e noi lo vediamo. Nei paesaggi filmati si prolunga il viaggio interiore dell’eroina che immagina un duo idealmente romantico: Amy (Mia Wasikowska) e Joseph (Anders Danielsen Lie). La coppia, che ha vissuto una passione in passato, si riforma il tempo di un weekend, e del matrimonio di amici comuni sull’isola di Fårö. Amori reali o fantasmatici, non c’è che un solo mondo per tutte le storie, una sola isola per i vivi come per i morti.
La storia di Amy e Joseph si impone per un istante e prende tutta la luce, percepiamo l’intensità dei loro sentimenti, l’erotismo tra loro e insieme tutti i rimorsi, la tristezza, l’impossibilità. Ma il vero turbamento arriva a metà film, quando le narrazioni cominciano a intrecciarsi, indistinguibili l’una dall’altra, in una sovrapposizione dove attori e personaggi si fondono, creando una confusione eccitante. Quando Chris apre gli occhi, dopo essersi addormentata nella casa di Bergman, ha cambiato realtà e si trova davanti Anders Danielsen Lie, che non è più Joseph, il personaggio del suo film, ma Anders, l’attore del suo film. Il desiderio di Amy e Joseph sembra adesso quello di Chris e Anders.