Marcordo

 

MARCORDO
La Perugia di 50 anni fa vogliamo raccontarla in dialetto, attraverso dialoghi e
brani musicali narranti le vicende sentimentali di un giovane perugino. I testi
originali sono stati tradotti in un dialetto “urbano”, non troppo spinto, salvo
esigenze metriche o di rima. Tanto per intenderci, per dire “Finalmente ci
siamo accomodati” diremmo: “Oh, a la fine ce sem sistemati!” e non: “Oh, a la
fine ce “sen’apatolleti!!”. Altalena la chiameremo “altalena” e non
“bilimbenza”, per “Ti sei macchiato i pantaloni” diremo “Te sé sporcato i
calzoni” e non “Te sé nsorchèto”. Invece, in gergo calcistico per un “Tiro
potente” diremo: “ Ah te dirò, ja tira’ nna catramina”. In ogni caso viene usato
l’ausiliare appropriato: per dire “Ero frastornato” non diremo certo “Evo
‘ntontito!”. Alcune canzoni sono state tradotte abbastanza fedelmente, di altre
ne abbiamo preso in prestito soltanto la musica.

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