LO SPAZIO ABITATO E IL MISTERO DELL’ACQUA E DELLA TERRA

L’autunno del Trasimeno: il clima mite e la luce morbida ci permettono di vagliare quello che ne è stato della stagione torrida e quanto si prospetta per la nuova. L’occhio attento di un giovane cineasta brasiliano trattiene scorci di paesaggio quali rimembranze di un abitare lacustre.

Un pasto frugale consumato all’ Hospitale di San Cristoforo è l’antefatto che orienta lo sguardo. La luce tenue illumina la tavola e questa prepara alla pratica. La trebbiatura a Santa Croce, la cura degli olivi a la Fontanella, il fare nell’acqua del Lago sono esercizi di gesta andate. La ripetizione sottolinea la loro capacità di formare il corpo e generare uno spazio immaginario caratteristico.

Dove guarda lo sguardo? Cosa lo cattura? Ma prima, che cosa è guardare? Cosa è quello che si guarda? Il Documentario alimenta e segue questo domandare, mentre scorrono una serie di quadri che evocano il vivere d’acqua e di terra. Lo spazio abitato che ne discende appare con il suo carico estetico e disorienta e chiede la giusta luce e reclamerebbe per un posto, se ancora si sapesse.

di Neto Leão, con Fotografia e sceneggiatura Andrea Sedini, Isabelle Cedotti e Neto Leão; Testo e voce: Attilio del Vinco.
Documentario (colore). Durata 43 min. Italia 2019 (Suspiratio)

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