Con Zelda Samson, Alexis Manenti, Fanta Guirassi, Marie Denarnaud, Jean-Louis Coulloc'h..
Titolo originale . Drammatico (colore). Durata 83 min. Francia, Belgio 2022 (Teodora Film)
Dalva, quando viene prelevata dai Servizi sociali e portata contro la sua volontà in un centro per minori, ha 12 anni, vive da sola con il padre, che lei chiama Jacques, ha sempre studiato in casa senza avere contatti con i suoi coetanei, e si veste e si trucca come una donna adulta. Al centro di accoglienza si sente sola, e vittima di una grande ingiustizia. Ma a poco a poco diventa evidente che l’ingiustizia è quella perpetrata contro di lei dal padre che, dopo la separazione dalla moglie, ha fatto di Dalva la sua compagna. La ragazzina non conosce altro affetto, e sente terribilmente la mancanza di “Jacques”. Saranno l’amicizia con Samia, la compagna di stanza che le è stata affiancata, e l’aiuto dell’assistente sociale Jayden a donarle una nuova prospettiva sulla realtà e ad insegnarle come possa essere la vita a 12 anni, così come quale possa essere l’amore autentico di un genitore verso un figlio.
La regista e sceneggiatrice belga Emmanuelle Nicot, al suo esordio nel lungometraggio, sceglie di raccontare una storia di incesto allineandosi totalmente al punto di vista della giovane vittima, tanto che nella parte iniziale del racconto viviamo anche noi ciò che le succede come una sgradita ingerenza e un abuso.
Solo gradualmente, per il pubblico come per la ragazzina, la verità comincerà a farsi strada, e piano piano Dalva riuscirà a recuperare la sua preadolescenza. La cinepresa scava nel silenzio smarrito del suo volto che a poco a poco cambia di segno, utilizzando primi piani indagatori ma sempre rispettosi dell’intimità della protagonista – quella che nella storia è stata ampiamente violata.