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La quinta stagione

di Peter Brosens, Jessica Woodworth

Con Aurélia Poirier, Django Schrevens, Sam Louwyck, Gill Vancompernolle, Peter Van den Begin.

Titolo originale La cinquième saison. Drammatico (colore). Durata 93 min. Belgio, Francia 2012 (Nomad film)

La quinta stagione

“Green drop award”: il cinema ambientale “sbarca” a Perugia

Parte il 18 gennaio la prima rassegna dedicata ai film vincitori del concorso. Dibattito con gli esperti prima delle proiezioni.

Il cinema ambientale sbarca a Perugia. Partirà, infatti, il prossimo 18 gennaio nella sala comunale Sant’Angelo (via Lucida n. 6) la prima rassegna con i film che hanno vinto durante gli ultimi sei anni il “Green Drop Award”: il riconoscimento che “Green Cross Italia”, l’associazione fondata da Mikhail Gorbaciov, assegna dal 2012, durante la Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia, al film in concorso che «meglio abbia interpretato i valori dell’ecologia e dello sviluppo sostenibile, con particolare attenzione alla conservazione del Pianeta e dei suoi ecosistemi per le generazioni future, agli stili di vita e alla cooperazione fra i popoli».

 

Il Green Drop Award a Perugia prevede la proiezione di otto film provenienti da altrettanti paesi –Italia, Francia, Israele, Russia, Belgio, Stati Uniti, Cina – che declinano le tematiche ambientali sotto diverse angolature ma che sono accomunati dall’intento di condividere con il grande pubblico la necessità di tutelare la casa comune abbattendo le emissioni climalteranti e proteggendo le risorse naturali. Il pubblico perugino potrà assistere perciò con cadenza mensile a una carrellata fra diversi generi – dal documentario al film d’autore – che rappresenta una preziosa opportunità per conoscere pellicole escluse dalla distribuzione italiana (come Behemoth del regista cinese Zhao Liang) o comunque circolate assai poco nel nostro paese.

 

La rassegna è promossa dalle riviste “Insula europea” e “Sapereambiente” insieme a Cinegatti (la storica società indipendente che a Perugia anima le sale Sant’Angelo e Méliès), Biblioteca San Matteo degli Armeni (sede già nota per iniziative legate alla divulgazione della cultura ambientale), e all’Agenzia di comunicazione e studi ambientali Green Factor con il sostegno di Aboca, l’azienda leader nel campo dei medicinali fitoterapici. E proprio per valorizzare al meglio la visione dei film il programma prevede prima di ogni proiezione una serie di tavole rotonde presso la Biblioteca San Matteo degli Armeni (via Monteripido, 2) a cura dei giornalisti Marco Fratoddi (direttore editoriale di Weecnetwork) e Marco Gisotti (direttore del Green drop award) con ospiti legati alle diverse tematiche ambientali, dalla tutela della biodiversità alle politiche energetiche, dal clima alle migrazioni. Gli incontri saranno trasmessi in streaming e condivisi in rete tramite le due testate al fine di costruire un percorso di formazione sulle tematiche ambientali. La partecipazione alle tavole rotonde è gratuita, mentre l’ingresso a ogni singola proiezione costa 5 euro (per l’intera rassegna 30 euro).

La quinta Stagione

Una misteriosa calamità colpisce un paesino delle Ardenne: l’inverno non se ne vuole andare e il ciclo della natura ne è presto sconvolto. I bambini Alice e Thomas, trovando riparo sotto l’ala dell’adulto Pol, un apicoltore itinerante con un figlio disabile, lottano per dare un senso alla vita, mentre attorno ogni gioia si spegne. Così facendo, però, suscitano la rabbia e l’invidia del resto degli abitanti.
Dopo aver girato in Mongolia e Perù, Peter Brosens e Jessica Woodworth scelgono la loro terra, il Belgio, per raccontare la storia di una crisi, umana e sistemica. Una storia ambientata in un futuro troppo vicino, dove un venditore di fiori porta ancora, fino ad un certo punto, un residuo e di colore e di profumo, ma la terra si è ormai fatta sterile e – quando anche l’ultimo barlume d’innocenza, rappresentato dai bambini – viene corrotto e ridotto al silenzio, la violenza è destinata ad esplodere e l’avidità a trasformare gli uomini in creature mostruose che si proteggono l’un l’altro, omertosi, facendo(si) massa.
Anche se il genere è fantapolitico, e dunque astratto, vien da pensare che l’ambientazione non sia in realtà scelta per pura comodità o esclusive ragioni di budget, perché il Belgio è storicamente tutt’altro che una terra neutrale in materia di convivenza tra persone e culture diverse, di accoglienza ma anche xenofobia. Meravigliosamente fotografato da Hans Bruch Jr., che toglie i colori strada facendo, il film ricorda un po’ l’esordio del nostro Frammartino, un po’ Bruegel e Bosch, e molto “Io sono Febbraio”, fiaba per adulti firmata Shane Jones (ne ha acquisito i diritti cinematografici Spike Jonze), con la quale condivide la premessa e alcune immagini (la maschera), ma non l’epilogo. Sono ispirazioni e nulla più, fors’anche inconsapevoli, perché il film trova in realtà la sua forza d’impatto in una forma visiva originale, tutt’altro che esplorata, che risponde all’allegoria sulla libertà del piano narrativo con un piano visivo altrettanto simbolico e cerebrale.
Dalla pittura degli illustri conterranei, gli autori riprendono però di certo la meditazione sulla vita rurale, l’idea di una deformazione fisica di ciò che sfugge la morale,e persino un senso del sacro tra i profani, che inscrive la figura di Pol e l’iconografia a lui associata, in quella tradizionale del martire.

Programmazione film
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TERMINATA