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IL MATERIALE EMOTIVO

di Sergio Castellitto

Con Bérénice Bejo, Sergio Castellitto, Matilda De Angelis, Clementino, Nassim Lyes.

Titolo originale . Commedia (colore). Durata 98 min. Italia 2021 (01 - rai cinema)

UN'ODE ALLA CAPACITÀ DI LASCIARSI ANDARE ALLE EMOZIONI CHE RESTA INTRAPPOLATA NELLA SUA FINZIONE.
IL MATERIALE EMOTIVO

IL MATERIALE EMOTIVO

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Vincenzo vive fuori dal mondo, rintanato dentro la sua libreria parigina. Al piano di sopra, altrettanto fuori dal mondo, la figlia Albertine resta chiusa in un mutismo selettivo, da quando un incidente (che forse tanto casuale non è stato) l’ha confinata su una sedia a rotelle. Intorno a loro circola una piccola galleria di passanti più che di personaggi: gli infermieri Gerard e Colombe, un giovane prete, un clochard, un cleptomane letterario e Clemente, il ragazzo napoletano che porta a Vincenzo la colazione.

Ma è solo quando l’attrice Yolande irrompe nella sua vita che Vincenzo si scuote dal proprio torpore esistenziale: Yolande è un fiume in piena, e tramite lei Vincenzo dovrà confrontarsi con quel “materiale emotivo” tanto a lungo trattenuto.

Tratto dal soggetto di Ettore Scola “Un drago a forma di nuvola” e dalla sceneggiatura che lo stesso Scola ne aveva ricavato insieme a sua figlia Silvia e a Furio Scarpelli, Il materiale emotivo è diventato una sceneggiatura firmata da Margaret Mazzantini e Sergio Castellitto, che dirige e interpreta il personaggio centrale di Vincenzo.

La coproduzione è italofrancese e gran parte del testo originale è recitato nella lingua d’oltralpe, mentre l’ambientazione è una Parigi che sembra uscita da un libro di illustrazioni.
La letteratura è al centro della storia, soprattutto in quanto fuga dal reale: Vincenzo cita Wilde e Hemingway, Goethe e Boris Vian, Yourcenair e Dostoevsky, e legge Calvino e Cervantes alla figlia che si chiama Albertine come il personaggio elusivo e misterioso che attraversa tutta la “Recherche” proustiana, dando corpo (letterario) all’inafferrabile e all’inconoscibile.

E il teatro è al centro della vita scombinata di Yolande, ma è anche la cifra stilistica di un film che si conferma rappresentazione da palcoscenico con la chiusura del sipario finale. Ci sono anche gli easter egg dedicati al cinema: la voce di Jeanne Moreau nella raffinata colonna sonora, il poster di Le notti bianche nella libreria di Vincenzo, l’insegna stradale dedicata a Serge Reggiani

Programmazione film
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