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IL MAGO DI OZ

di Victor Fleming, George Cukor, Mervyn LeRoy, Norman Taurog, King Vidor

Con Judy Garland, Frank Morgan, Ray Bolger, Billie Burke, Amelia Batchelor.

Titolo originale . Musicale (colore). Durata 101 min. USA 1939 ()

IL MAGO DI OZ

Fiaba, musical, racconto morale, Il mago di Oz è un classico hollywoodiano del cinema per famiglie, un modello del cinema fantastico per ragazzi. Si basa su due poli tematici opposti: da una parte, il sogno della fuga, del viaggio, la voglia di andare via (da casa, dai problemi), verso l’autonomia; dall’altra, la coscienza dell’importanza delle radici, delle origini, della famiglia, la voglia di tornare. Il film è la storia della crescita di Dorothy. Il sogno di Dorothy è un viaggio iniziatico che la porta ad apprendere i valori dell’intelligenza (lo Spaventapasseri), del coraggio (il Leone), dei sentimenti (l’Uomo di latta). Le vicende di questi tre personaggi, proiezioni della stessa Dorothy, ci dicono che le virtù che ci affanniamo a cercare fuori di noi sono in realtà nascoste in noi: lo sforzo sta nel cercarle, nel tirarle fuori. All’inizio Dorothy chiede agli zii protezione e guida, senza ottenerle; alla fine trova in sé la capacità di assumere la guida del proprio destino. Il mago e gli zii rappresentano l’inaffidabilità e l’impotenza degli adulti. A un certo punto, agli occhi dei ragazzi, gli adulti cessano di apparire come esseri infallibili e mostrano la propria inadeguatezza di fronte alle richieste dei ragazzi stessi. La maturazione di Dorothy sta nel rendersi conto di poter essere autonoma dalla guida degli adulti. Dorothy trova questa consapevolezza nel sogno e la porta con sé nella realtà. I personaggi del mondo della fantasia sono trasfigurazioni dei personaggi del mondo della realtà: ciò conferisce al mondo dell’immaginazione la «toccabilità del quotidiano» (Gorgoni) e ci dice che il sogno di Dorothy avrà riflessi concreti sulla vita reale. La demarcazione tra reale (attuale) e sogno-fantasia (virtuale) è netta: l’inizio e la fine del film sono ambientati nella realtà e sono in b/n; il mondo di Oz è a colori. Il b/n è un segno di realtà; i colori esaltano la ricchezza visiva dell’immaginazione

Programmazione film
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA