Con Stefano Fresi, Giuseppe Battiston, Flavio Bucci, Francesco Roder, Camilla Filippi.
Titolo originale IL GRANDE PASSO. Commedia (colore). Durata 96 min. Italia 2019 (Tucker Film, Parthénos)
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Mario vive a Roma, Dario nel Polesine. Mario ha una ferramenta, Dario un casolare. Mario segue le regole, Dario le disprezza. Figli dello stesso padre e di madre diversa, Mario e Dario sono fratelli ma non hanno niente in comune. Lontani e spaiati, condividono soltanto il dolore dell’abbandono paterno. La follia di Dario, genio incompreso dell’ingegneria aerospaziale, provoca suo malgrado la loro riunione. Dopo un tentativo di lanciarsi sulla Luna finito con un campo incendiato e la denuncia del vicino, Dario viene condannato al ricovero coatto ma l’intervento provvidenziale di Mario cambia il corso degli eventi e punta la Luna.
Favola lunare di Antonio Padovan (Finchè c’è prosecco c’è speranza), Il grande passo s’inscrive nella tradizione della commedia italiana, in cui si distingue senza sovvertirla.
Alla maniera del personaggio affaccendato e immerso di Giuseppe Battiston, il film di Padovan avanza per tentativi e (s)lanci che provano a staccare terra con risultati altalenanti. Il punto forte (e morbido) del film sono i due protagonisti, innocenti a piene mani, che smussano gli angoli di un mondo cinico.
A immagine dei suoi eroi ammaccati, Il grande passo è un film generoso. Generoso coi suoi personaggi e generoso nel suo elogio ai ‘sognatori’ che appena si mettono a parlare della Luna innalzano la prosa del quotidiano a un grado di rarefazione lirica toccante. Padovan non dimentica di mostrare il biasimo di cui sono bersaglio i visionari senza pigiare mai sul tasto della ‘cattiveria’.
La costruzione ironica del personaggio fallimentare e inadeguato è bilanciata da una dolcezza che ‘conviene’ ai suoi antieroi comici, che coltivano la leggerezza a dispetto della ‘gravità’. E la gravità diventa la condizione di misura di un film che scommette sulla Luna ma non decolla facendosi emblema della cronica difficoltà del cinema italiano a raccontare con suggestione storie e vite, cogliendone i tratti reali e mescolandoli a echi letterari.