Titolo originale . Documentario (colore). Durata 90 min. Gran Bretagna 2023 (Nexo Digital)
Dipinta a Vienna intorno al 1908, l’opera è uno dei capolavori di Klimt, artista controverso che ha dominato la scena artistica del suo tempo. Nato a Baumgarten, allora sobborgo di Vienna, da padre orafo e madre appassionata di musica lirica, Gustav Klimt (1862-1918) è stato un titano della Secessione, capace di creare nuovi mondi decadenti che fondevano sensualità e mitologia antica alla modernità più radicale. Molti dei suoi dipinti vedono protagonista la bellezza e il mistero del corpo femminile e in particolare il suo “periodo d’oro” è caratterizzato da un metodo di lavoro unico che gli permetteva di applicare sulla tela una sottilissima foglia d’oro naturale. È da questa tecnica raffinata che sono nate alcune delle sue opere più famose, tra cui il simbolo senza tempo della bellezza e dell’espressione artistica, l’iconico Bacio. Il film si addentra proprio nei dettagli dell’oro, dei disegni decorativi, del simbolismo e dell’erotismo e si domanda anche: come ha fatto Il Bacio a divenire così famoso? A trasformarsi, tra le altre cose, in un’icona pop e nel poster più popolare tra quelli appesi alle pareti dei dormitori degli studenti da Pechino a Boston? Uno studio ravvicinato del dipinto ci condurrà tra le strade della straordinaria Vienna di fine secolo, quando un nuovo mondo si scontrava con il vecchio e la modernità vedeva, per la prima volta, la luce.
Il film, arricchito dalla musica di Asa Bennett, si addentra proprio nei dettagli dell’oro del quadro, che conferiscono alle composizioni luce calda e profondità, dei disegni decorativi, del simbolismo e dell’erotismo di Klimt. Questa eccezionale voce del Secessionismo viennese, fondato nel 1897, si intreccia anche con le istanze della Belle Epoque così come con il pensiero di Sigmund Freud, inventore della psicoanalisi senza cui sarebbe più complesso e forse impossibile leggere e interpretare i diversi livelli dell’opera di Klimt.