Con Mohamed Mellali, Valero Escolar, Pep Sarrà, Paqui Becerra, Pere Codorniu.
Titolo originale . Commedia (colore). Durata 85 min. Spagna 2021 ( Academy Two)
Barcellona. Valero e Pep sono i due operai di una piccola impresa di riparazioni idrauliche ed elettriche di cui la moglie di uno dei due è la contabile. Nel momento in cui Pep deve andare in pensione diventa necessario trovare un sostituto che viene individuato in Moha, un giovane marocchino. Valero non riesce a nascondere la diffidenza nei confronti di questo immigrato con cui dovrebbe collaborare e gli concede sei giorni per dimostrare ciò che vale.
Neus Ballùs non dimentica le sue origini e, attraverso questi tre personaggi, ci racconta come si possa superare l’ostacolo del pregiudizio senza fare sermoni sulla fratellanza umana.
La regista catalana è figlia infatti di un idraulico ed è andata a cercarsi tre veri esperti del mestiere di cui ha studiato il carattere e con i quali ha lavorato a lungo per farli aderire con estrema semplicità ai loro ruoli reagendo alle diverse situazioni che li vedono coinvolti. Perché nei sei giorni (vedi il titolo originale) concessi a un Moha che ha imparato da poco il castigliano (la lingua spagnola) e che ora tenta di esprimersi in catalano lo spettatore si trova dinanzi a sei episodi.
Ogni giorno cambia infatti, come nella realtà, l’appartamento in cui intervenire per un guasto e si passa dall’anziano ipocondriaco che conosce ed illustra, abbondando in particolari, pregi e controindicazioni di ogni singola medicina allo studio fotografico in cui allo stupito Moha viene chiesto di fare da modello. Il fil rouge è dettato da una situazione che si potrebbe definire universalmente nota se alcuni (troppi) non si ostinassero a fingere che non abbia una sua oggettività. Si tratta della reciproca diffidenza che si instaura tra chi, fino al momento dell’incontro diretto, ha vissuto abbeverandosi agli stereotipi che riguardano ‘loro’ che sono diversi da ‘noi. Non si tratta, secondo Neus Ballús, di una prerogativa degli occidentali o dei bianchi in genere. Anche i compagni di appartamento di Moha si rivelano come non secondi a nessuno nell’elaborare prese di distanza ed inanellare pregiudizi.
Quanto sopra viene narrato andando anche qualche volta sopra le righe ma sempre con la consapevolezza di chi ha ben chiaro l’obiettivo che vuole raggiungere e che, da donna, conosce i punti deboli del mondo maschile e sa come metterli in luce senza cattiveria. Perché si comprende da subito che Neus vuole bene al burbero Valero così come al vessato Moha e che il suo ruolo è quello di Pep, un mediatore che sa interporsi per costruire un nuovo team in cui qualcuno, per quanto lontano e diverso, possa entrare a sostituirlo con dignità.