Con Rosa Palasciano, Valerio Di Benedetto, Fabrizio Ciavoni, Matteo Quinzi.
Titolo originale . Drammatico (colore). Durata min. Italia 2021 ( Koch Media)
Giulia vaga per le vie di Roma in cerca di lavoro. Priva di un’occupazione stabile, la protagonista non cede alle difficoltà del suo cammino e dimostra di volersi aggrappare fermamente alla vita. Dopo una relazione finita male, insegue un sogno illusorio di maternità desiderando allo stesso tempo sentimenti di libertà, leggerezza e amore. Con il suo zainetto in spalla, trova casa ovunque lei vada. Gli incontri che farà colmeranno le sue giornate dandole un tetto e molto sostegno. Questa torrida estate romana è, per lei, un periodo di speranza e di ripresa dove finalmente capisce che deve essere lei il motore della sua vita.
Dal successo di Spaghetti Story, Ciro de Caro non fa che mettere alla prova il suo acuto talento. Per questa terza avventura cinematografica, il regista colloca la storia in un’epoca contemporanea caratterizzata da mascherine, gel igienizzanti, crisi economiche ma, soprattutto, crisi interiori.
L’opera fa parte del macrogruppo di film girati in periodo di Covid ma la pandemia, qui, non interferisce con la trama e non prende il sopravvento. Le allusioni al covid sono tradotte mediante l’adozione di abitudini ormai assimilate da tutti noi. Non può non scapparci un sorriso quando i personaggi non sanno quando togliere la mascherina, o come salutare per la prima volta uno sconosciuto. Questi dettagli aggiungono tangibilità all’opera, già di per sé molto realistica.
Il realismo è, infatti, l’elemento che più colpisce. Il film tenta di catturare la verità e di trasmettercela, riuscendoci pienamente. Il tema dell’incapacità di stare al mondo è complesso, tanto quanto il personaggio di Giulia, ma la camera a mano riprende fedelmente le situazioni di crisi mentali e affettive senza mai scivolare nell’esagerazione o nell’eccessiva costruzione. Le attrezzature di ripresa sono state ridotte al minimo, non c’è stato trucco per gli attori e la musica interviene solo quando i personaggi danzano e cantano canzoni. Lo stato naturale e puro delle cose dona al film una rara bellezza.