Con Nicolas Gob, Alban Lenoir, Geoffrey Couet, Michael Abiteboul, Romain Lancry.
Titolo originale Les crevettes pailletées. Commedia (colore). Durata 100 min. Francia 2019 (Movies Inspired)
Prevendite: https://is.gd/r8NoOY
Dopo aver fatto dichiarazioni omofobiche, Mathias Le Goff, vice campione mondiale di nuoto ormai a fine carriera, è condannato a allenare Les Crevettes Pailletées, una squadra di pallanuoto formata da atleti gay, il cui obbiettivo è qualificarsi per partecipare ai Gay Games che si svolgono in Croazia. Mathias avrà così l’opportunità di scoprire un universo che sconvolgerà i suoi punti di riferimento e lo porterà a rivedere le priorità della vita.
GAMBERETTI PER TUTTI: UNA SQUADRA SCINTILLANTE DI PALLANUOTO
Diretto da Cèdric Le Gallo e Maxime Govare e sceneggiato dagli stessi con Romain Choay, Gamberetti per tutti racconta la storia di Matthias Le Goff, vice campione mondiale di nuoto che, dopo aver fatto alcune osservazioni omofobiche, è condannato ad allenare una squadra di pallanuoto gay, gli Shiny Shrimps (i Gamberetti Luccicanti, ndr). L’esplosivo team è destinato a recarsi in Croazia per prendere parte ai Gay Games, una sorta di Olimpiade gay che è anche la più grande manifestazione sportiva lgbt del mondo. Il viaggio offrirà a Matthias di scoprire un universo insolito che sconvolgerà tutti i suoi punti di riferimento e gli permetterà di rivedere le sue priorità nella vita.
Con la direzione della fotografia di Jérôme Alméras, le scenografie di Nicolas Migot e le musiche di Thomas Couzinier e Frédéric Kooshmanian, Gamberetti per tutti è una commedia sulle diversità che, unendo umorismo e sport, si ispira a una storia vera, come hanno sottolineato Le Gallo: “Il film è ispirato alla storia della vera squadra di pallanuoto gay con cui ho girato il mondo per sette anni, di gara in gara, fino agli ultimi Gay Games. Consapevole di vivere un’esperienza unica che ha finito con il cambiare la mia esistenza, ho voluto difendere i valori che l’hanno sin dall’inizio guidata: la libertà, il diritto a essere diversi, l’eccesso e, soprattutto, il trionfo della leggerezza sulla pesantezza della vita. Valori universali, dopotutto. Quando mi sono imbattuto nella squadra, non avevo nessun amico omosessuale. Un giorno, una mia conoscenza mi ha convinto a entrar a far parte della squadra e ho voluto quindi conoscerne i componenti: sin dall’inizio, ho trovato un’atmosfera molto piacevole e ciò mi ha spinto a farne parte e a partecipare alle gare. Così facendo, ho finito con il creare legami di amicizia molto solidi e importanti, che mi hanno permesso anche di capire meglio la mia stessa identità. In una squadra gay tutto è diverso da ciò che avverrebbe in una composta da eterosessuali: dalle chiacchiere ai costumi, dai racconti di sesso alle storie d’amore. Si condivide tutto e si ha costantemente voglia di far festa, di prolungare il più possibile l’adolescenza. Il film non intende però rappresentare il mondo gay in generale ma solo i miei amici della squadra che, sebbene abbiano personalità forti, esistono realmente e non sono caricature frutto di fantasia”.
Alle parole di Le Gallo hanno fatto eco quelle di Govare: “Sin dal nostro primo incontro, Cédric mi ha raccontato l’incredibile storia della sua squadra di pallanuoto e sono rimasto affascinato da un’avventura tanto folle quanto strana. Dopotutto, ci troviamo davanti a giocatori omosessuali più preoccupati per l’aspetto festivo che dello sport in sé. Era dunque necessario raccontarne la storia e portarla sullo schermo. I modelli di riferimento sono stati sicuramente Pride, per quanto concerne l’opposizione tra mondo gay e individui omofobici, e Priscilla, la regina del deserto per gli aspetti da road movie”.