Con Filippo Timi, Francesco Scianna, Francesco Gheghi, Matteo Oscar Giuggioli..
Titolo originale Il filo invisibile. Commedia/Drammatico (colore). Durata 90 min. Italia 2022 (Europictures)
Leone ha sedici anni, due padri e una cotta per Anna, una compagna di classe da poco trasferita a Roma. Con l’amico di sempre lavora a un ‘saggio’ di fine anno in cui desidera illustrare la sua storia e la sua famiglia. Simone e Paolo, i suoi genitori, finalmente sposi per la legge italiana, hanno coronato la loro relazione con Leone, portato in grembo da Tilly, madre genetica e ‘portatrice’ che vive in America ma partecipa alla vita del (suo) ragazzo. Stretto tra i pregiudizi dei compagni e la spinta militante per la causa gay dei suoi genitori, Leone cerca la via e il suo posto nel mondo. Ma quello che è già confuso dall’adolescenza si complica con la crisi di papà e papà. Simone tradisce Paolo e Leone perde il filo.
Il nuovo film di Marco Simon Puccioni è a misura del presente, omogenitorialità, famiglie arcobaleno, madri portatrici, ma il suo cuore è senza tempo, la sottile esplorazione dei legami che uniscono un padre e suo figlio. Specificatamente, due padri e il loro figlio.
Il filo invisibile che sperimenta il giovane protagonista è in fondo questo e il regista lo cerca con sensibilità e intelligenza. Progressivamente, avanzando attraverso piccole epifanie ordinarie (il primo bacio) e istanti di straordinaria banalità (andare a scuola, cenare insieme, amarsi in casa, tradirsi fuori…), appare una realtà più profonda che interroga non tanto la filiazione biologica, che il film addirittura ridimensiona, quanto la vita passata insieme al proprio figlio tentando di costruire per lui il migliore avvenire.
A partire da quale momento si diventa realmente padre del proprio figlio? Per Simone e Paolo nel momento in cui hanno deciso di ‘concepirne’ uno insieme, con l’aiuto generoso di un’amica americana. Un “cocktail” di amore e magia su cui hanno costruito la narrazione di Leone, che adesso sta crescendo, si sta innamorando e interrogando sulla propria identità di quasi uomo. Perché Leone è in quella stagione di passaggio in cui non è più e non è ancora.
Per accompagnarlo fino alla fine di questa avventura, Puccioni impronta il cammino della commedia producendo momenti di levità e di dolce ilarità, l’equivoco in bagno su tutti. Leone, Anna e il fratello gemello, che ha ‘scalato’ una parete e fatto il suo coming out, compaiono in mutande davanti agli occhi di una madre convenzionale e borghese che vuole soltanto capire chi è andato a letto con chi. Ma in secondo grado sono i corpi degli attori, Francesco Gheghi, Giulia Maenza e Matteo Oscar Giuggioli, a catalizzare lo sguardo.