VEDI TRAILER

Chi ha incastrato Roger Rabbit

di Robert Zemeckis

Con Bob Hoskins, Christopher Lloyd, Joanna Cassidy, Charles Fleischer, Stubby Kaye, Alan Tilvern, Richard LeParmentier..

Titolo originale Who Framed Roger Rabbit. Azione/Animazione (colore). Durata 101 min. U.S.A. 1988 (Produzione: Frank Marshall, Robert Watts Distribuzione: Touchstone Pictures)

Chi ha incastrato Roger Rabbit

Chi ha incastrato Roger Rabbit (Who Framed Roger Rabbit) è un film a tecnica mista del 1988 diretto da Robert Zemeckis e prodotto dalla Amblin Entertainment di proprietà di Steven Spielberg insieme alla Touchstone Pictures, che combina attori in carne ed ossa e personaggi di animazione (animati da Richard Williams), e offre un’opportunità unica di vedere insieme in un solo filmpersonaggi di cartoni animati di vari studi (DisneyWarner Bros e diversi cartoni americani).

Al film sono abbinati tre cortometraggi di sola animazione, che vennero distribuiti nelle sale come “training” di altri film:

Il film è ispirato da un romanzo di Gary K. Wolf, che ha in effetti ideato i protagonisti, anche se il film presenta molte differenze e la storia è molto più cupa. Dopo il successo del film, Gary Wolf ha scritto un secondo romanzo, dove i protagonisti sono più simili alle loro controparti cinematografiche che non al primo libro. Comunque, i libri e il film raccontano tre storie indipendenti, di cui condividono i personaggi principali.

Nel 2012 il New York Times ha inserito Chi ha incastrato Roger Rabbit nella sua lista dei 1000 migliori film di sempre.[1]

Nel 2016 venne scelto per la conservazione nel National Film Registry della Biblioteca del Congresso negli Stati Uniti.

Trama:

Hollywood1947. Il proprietario degli studi di animazione R.K. Maroon è scontento dell’andamento di Roger Rabbit, un cartone che lavora per lui ma sbaglia sempre battute, capisce che forse ha dei problemi personali e assume così l’investigatore privato Eddie Valiant per indagare sull’eventuale tradimento della moglie Jessica Rabbit. Eddie la fotografa con Marvin Acme, titolare della società che possiede i terreni sui quali sorgono gli studi dei cartoni, mentre i due sono impegnati a fare un gioco infantile denominato “farfallina”, che però nel mondo dei cartoni animati è sinonimo di tradimento verso il/la proprio/a partner . Roger quando vede le foto rimane sconvolto e corre via.

Eddie aveva accettato il caso perché ha bisogno di soldi. È depresso e alcolizzato da quando il fratello e collega Teddy fu ucciso da un misterioso cartone schiacciandolo con un pianoforte.

La mattina seguente Eddie scopre che la notte stessa Acme è stato assassinato. Va sulla scena del delitto, dove vengono scoperte le impronte dei guanti di Roger. Fa anche conoscenza con lo spietato Giudice Morton, un pessimo individuo che si è comprato le elezioni per diventare giudice riempiendo di soldi Cartoonia e dintorni. Morton è deciso a occuparsi del caso dato che Cartoonia è sotto la sua giurisdizione, e per farlo si serve della sua pattuglia speciale di faine animate. Anche se i cartoni sono immuni ai danni fisici, Morton ha scoperto un modo per eliminarli: sciogliendoli nella Salamoia, un acido verdastro di sua invenzione, composto di trementina, acetone e benzina.

Di ritorno al suo ufficio Eddie incontra Baby Herman, un collega di Roger il quale sostiene che sul testamento di Acme, smarrito, l’uomo ha lasciato in eredità Cartoonia ai propri cittadini animati. Se il testamento non verrà trovato entro la mezzanotte Cartoonia verrà venduta. Inizialmente Eddie non ci crede ma nota casualmente che nelle foto scattate si vede il testamento sbucare da una tasca di Acme. Roger si nasconde in casa di Eddie e gli chiede di aiutarlo a provare la sua innocenza. Lui si rifiuta, deciso più che mai a non intromettersi mai più nelle faccende da cartoni animati. Ma le faine stanno cercando Roger e Eddie si decide ad aiutarlo e chiede a Dolores (la sua fidanzata) di tenerlo nascosto nel suo locale temporaneamente, mentre lui indaga sulla faccenda.

Eddie torna quindi nel suo appartamento e trova Jessica che lo informa che era stata costretta a comportarsi così altrimenti Maroon avrebbe licenziato Roger. Il giorno seguente Roger esce allo scoperto per divertire i clienti del bar, con i quali stringe una sincera alleanza. Il trambusto però attira le faine e il Giudice Morton che vuole giustiziarlo nella Salamoia. Tuttavia Eddie salva Roger offrendogli come “ultimo desiderio” un drink, conoscendo la sua esagerata reazione all’alcol; grazie allo scompiglio creato, i due riescono a fuggire in strada e scappare a bordo di Benny, un cartone-taxi amico di Roger.

Eddie si trova al cinema con Roger che è perplesso del perché lui sia sempre cupo e triste. Lui gli racconta infine che nel passato un cartone con gli occhi rossi e la vocina stridula aveva ucciso suo fratello. Nel cinegiornale scoprono che Maroon ha venduto i suoi studi alla Cloverleaf. Eddie così capisce finalmente il movente che incastrerebbe Maroon e la sera stessa va insieme a Roger nel suo ufficio, attirandolo fingendo di aver trovato il testamento. Dopo un breve scontro, il detective riesce a estorcere a R. K. alcune informazioni, scoprendo che l’uomo era intenzionato a vendere i suoi studi ma non poteva farlo a meno che non si vendessero insieme alla fabbrica ACME, che produce i vari gadget da cartone animato, essendo una proprietà unica che divideva con Acme, il quale si rifiutava categoricamente di vendere. Maroon aveva quindi stretto un accordo con la Cloverleaf ed escogitato l’espediente per ricattare Acme e costringerlo così a vendere. Prima che possa aggiungere altro, improvvisamente, un misterioso assassino li aggredisce sparando dalla finestra. Eddie se ne accorge per tempo e riesce a mettersi in salvo, ma Maroon rimane ucciso. Il detective si affaccia e vede Jessica correre via dagli studi e la insegue fino a Cartoonia.

Eddie trova Jessica che gli punta una pistola, il colpo però non era per lui ma per una figura nell’ombra, che fugge via. Jessica rivela che egli non è altri che Morton, il vero assassino che si nasconde dietro tutto. Mentre lasciano Cartoonia, Jessica informa Eddie che Acme l’aveva avvertita delle intenzioni di Morton di mettere le mani su Cartoonia, e lei aveva provato a fermarlo seguendo i suoi spostamenti fino agli studi Maroon, senza però riuscirci. Acme, sentendosi minacciato, le aveva anche consegnato il testamento, ma aprendo la lettera che lo doveva contenere Jessica aveva trovato solo un foglio bianco. Quando escono dalla galleria che porta a Cartoonia, il Giudice Morton li attende dall’altra parte e li porta all’interno della fabbrica ACME, dove Morton spiega di essere il proprietario della Cloverleaf e, senza il testamento di Acme, presto anche di Cartoonia, che intende radere al suolo per poter costruire una superstrada. Per poter cancellare Cartoonia, Morton ha realizzato un enorme spruzzatore mobile pieno di Salamoia.

Roger va incontro a Jessica ed Eddie ma viene catturato. Lui e la moglie vengono appesi a un gancio, per essere uccisi entrambi dalla scarica di Salamoia sparata dallo spruzzatore. Eddie, rimasto solo con le faine, per liberarsene attiva un’enorme giostra musicale e fa un buffo balletto che le fa letteralmente morire dalle risate. Infine Eddie affronta Morton. Durante uno scontro, Morton rimane stritolato da uno schiacciasassi ma non muore, rivelando di essere un cartone anche lui nascosto in un costume di gomma e con due occhi finti, che lo fanno sembrare un comune essere umano, ma si scopre infine che era proprio lui il cartone che aveva ucciso il fratello di Eddie anni prima, come lui stesso ammette ad un certo punto. Lo scontro si riapre, ma proprio mentre Morton sta per uccidere Eddie, il detective riesce ad aprire la valvola dello spruzzatore, inondando così Morton di Salamoia e facendolo sciogliere come meritava. Sul luogo arriva la polizia con Dolores e i cartoni di Cartoonia.

Roger riacquista l’amore con Jessica, mentre Eddie riprende il senso dell’umorismo e scopre che il foglio di carta apparentemente bianco di Jessica è in realtà il testamento di Acme scritto con dell’inchiostro simpatico che dichiara, come aveva detto Baby Herman, che la proprietà di Cartoonia viene ereditata dai cartoni stessi. I cartoni gioiscono per la propria indipendenza, Roger e Jessica si allontanano insieme mentre Eddie intende iniziare una nuova vita con Dolores.

Produzione:

Nel 1982, la Walt Disney Pictures acquistò i diritti del romanzo di Gary Wolf intitolato Who Censored Roger Rabbit? con l’intenzione di realizzarne un lungometraggio.[2] Jeffrey Price e Peter S. Seaman vennero assunti per scrivere la sceneggiatura, mentre Robert Zemeckis si propose come regista nel 1982.[3] Zemeckis aveva diretto in quel periodo alcuni film di scarso successo al botteghino, e per questo la Disney non lo prese in considerazione. Nel frattempo, la Disney aveva già avviato da un po’ di tempo la creazione di una vera e propria divisione autonoma per la produzione e distribuzione di film commedie leggere e semiserie, non appositamente concepite per il pubblico infantile. L’idea era stata già presa in considerazione sul finire degli anni ’60, in seguito alla numerosa distribuzione di pellicole leggere sui più disparati generi (horror, musicals, avventura etc.) Si venne dunque a creare la Touchstone Pictures. Nei primi anni ottanta, la Touchstone produceva soprattutto commedie a sfondo sentimentale e piccoli thriller d’azione, e l’uscita del film di Roger Rabbit rappresentò forse il primo vero successo commerciale della neonata casa. La Disney cercò, allora, di assumere Terry Gilliam alla regia del film, ma quest’ultimo rifiutò il ruolo poiché, secondo lui, il progetto era troppo difficile da realizzare. Il regista, tuttavia, si pentì successivamente della sua decisione.[4]

Dopo il successo al botteghino di Ritorno al futuro e All’inseguimento della pietra verde, Zemeckis convinse la Disney delle sue capacità e venne, così, assunto alla regia della pellicola.[5][6] Nel 1985 Michael Eisner, l’allora amministratore delegato della Disney, assunse Frank MarshallSteven Spielberg e Kathleen Kennedy come produttori della pellicola. Il budget iniziale fu di 50 milioni di dollari, cifra che la Disney ritenne molto alta per l’epoca.[6] Perciò, la casa di produzione di Walt Disney fu costretta ad abbassare il budget a 29,9 milioni di dollari, una cifra comunque alta per quei tempi, che tuttavia dopo poco tempo rinunciò materialmente a produrre la pellicola di tasca propria.[6]

Stanziato il budget, il film ricevette il via libera dalla produzione.[6] Steven Spielberg per il suo nuovo lavoro volle creare qualcosa di veramente insolito e straordinario, e scartò la casa madre Disney dalle sue scelte in fatto di produzione. Si accordò con moltissime case di produzioni cinematografiche per inserire nel film la maggior parte dei cartoni animati famosi di quel periodo, e la scelta cadde infine proprio sulla Touchstone Pictures. Nonostante i suoi sforzi, Spielberg non riuscì ad inserire alcuni personaggi, come Braccio di FerroCasper e Tom & Jerry, ma in compenso ottenne in prestito moltissimi dei personaggi della Disney, tra cui TopolinoPippo e Paperino.

Sceneggiatura:

Jeffrey Price e Peter S. Seaman vennero scelti come sceneggiatori dopo l’assunzione di Spielberg e Zemeckis. I due autori, per lo sviluppo della sceneggiatura, si ispirarono ai cartoni della Disney e di Bob Clampett. Alcuni elementi presenti nel film, come l’azienda “Cloverleaf”, provengono dalla sceneggiatura del secondo sequel della serie di Chinatown; tale pellicola non venne mai realizzata a causa dei pessimi risultati al botteghino del secondo film della serie, Il grande inganno.[3]

In una primissima versione dello script, Roger Rabbit veniva ucciso nella sparatoria durante il duello finale tra Valiant e il Giudice Morton. Sting scrisse la canzone “The Lazarus Heart” per il finale musicale originale del film, ma quando la Disney chiese di togliere la scena della morte, la canzone venne eliminata dallo script, finendo per uscire nell’album …Nothing Like the Sun.

Prima della creazione del Giudice Morton (Doom in originale), i due sceneggiatori pensarono prima a Jessica Rabbit e poi a Baby Herman come antagonisti della pellicola. Successivamente, i due crearono Morton, anche se inizialmente il personaggio risultava ben diverso dalla versione cinematografica; infatti, possedeva sulla spalla un avvoltoioanimato e una valigetta contenente 12 piccoli canguri, sempre animati, che lo aiutavano nel suo mestiere di giudice portandogli diversi documenti per le sue leggi. Tutti questi personaggi vennero cancellati dal film per problemi di budget.[5][7] In una successiva versione dello script, Morton si avvaleva della collaborazione di sette faine animate e dei sette nani apparsi nel film Disney Biancaneve e i sette nani.

Successivamente anche questa idea venne modificata: i nani scomparvero dallo script, mentre il numero delle faine venne portato da sette a cinque.[5] Zemeckis paragona il personaggio di Morton e il suo modo di agire a quello di Hitler.[3] Nello script originale il giudice era in realtà il cacciatore che uccise la madre di Bambi, ma la Disney contestò aspramente l’idea.[7] Sempre nella sceneggiatura iniziale, inoltre, compariva anche il funerale di Marvin Acme con la presenza di numerosi personaggi dei cartoni animati, tra cui persino Superman e i personaggi della serie Braccio di Ferro. Anche questa sequenza venne tagliata dallo script finale.[7]

Durante la lavorazione fu realizzata una divertente scena, poi eliminata per questioni di durata, con protagonista Bob Hoskins: il suo personaggio tornava al locale dove lavora Jessica Rabbit, ma veniva catturato dal giudice e da Bongo, il gorilla-usciere del club, e successivamente portato a Cartoonia dalle faine. Qui gli veniva attaccata sulla testa una maschera animata a forma di maiale, che il povero detective avrebbe rimosso una volta tornato di corsa a casa. La scena si collocava prima dell’arrivo di Jessica nell’ufficio di Eddie.

Cast:

  • Bob Hoskins è Eddie Valiant, un investigatore privato alcolizzato che detiene un rancore contro Cartoonia. Per il ruolo, Spielberg aveva contattato Harrison Ford, ma quest’ultimo chiese molto denaro per la sua partecipazione, e così venne escluso. Come secondo candidato, Spielberg scelse Bill Murray, ma anche quest’ultimo venne scartato per lo stesso motivo di Ford.[6]
  • Charles Fleischer doppia il personaggio Roger Rabbit, un famoso cartone, indagato ingiustamente, per la morte di Marvin Acme che chiede aiuto a Eddie per scagionarlo. Per facilitare la recitazione di Bob Hoskins nelle scene in cui è accanto al personaggio di Roger, Charles Fleischer ha indossato sul set un costume da coniglio.[8] Richard Williams spiegò che Roger Rabbit era una combinazione tra Tex Avery e di tantissimi altri personaggi dei cartoni animati, come ad esempio Bugs Bunny.[8] Fleischer ha prestato la voce anche ad altri personaggi del film come Benny il taxy, Greasy la faina, Psycho la faina. Per la voce di Benny era stato considerato Lou Hirsch, ma poi venne scelto Fleischer in un secondo momento.[8]
  • Christopher Lloyd è Morton, uno spietato giudice che intende distruggere tutti i cartoni e Cartoonia. Lloyd aveva già lavorato in Ritorno al futuro, sempre diretto da Zemeckis, e questo fu uno dei motivi per cui venne scelto dalla produzione. Essendo in realtà Morton un cartone animato sotto le sembianze di un uomo, Lloyd evitò di strizzare gli occhi durante le riprese per ritrarre perfettamente il personaggio.[5]
  • Kathleen Turner doppia Jessica Rabbit, la bellissima moglie di Roger Rabbit. Nei titoli di coda, però, Kathleen Turner non viene accreditata. La voce di Jessica quando canta è di Amy Irving.
  • Joanna Cassidy è Dolores, fidanzata di Eddie che lavora in un bar.
  • Alan Tilvern è R. K. Maroon, il proprietario irascibile dei Maroon studios. Questo fu l’ultima interpretazione cinematografica di Tilvern prima della sua morte.
  • Stubby Kaye è Marvin Acme, il titolare della Acme Corporation. Ultima apparizione cinematografica di Kaye prima della sua morte.
  • Lou Hirsch doppia Baby Herman, un cinquantenne dall’aspetto di un neonato. Il personaggio è un misto tra Taddeo e Titti.[3]
  • David Lander doppia Smarty, il leader delle faine al servizio del giudice Morton.

Tim Curry partecipò all’audizione per interpretare il Giudice Morton. Robert Zemeckis, Steven Spielberg, Jeffrey Katzenberg e Michael Eisner la trovarono così terrificante che Curry non passò il provino. Tra gli altri attori considerati per la stessa parte ci furono John CleeseChristopher LeeRoddy McDowallRobin WilliamsEddie DeezenSting e Jon Pertwee. La parte andò infine a Christopher Lloyd. Per il ruolo di Eddie Valiant, invece, Zemeckis e Spielberg fecero di tutto per contattare Bill Murray, ma non vi riuscì e così coinvolse il pur ottimo Bob Hoskins. Quando Murray lo seppe si disse profondamente dispiaciuto di aver perso l’opportunità di partecipare al film. Oltre a Bill Murray e Harrison Ford, erano stati considerati anche Eddie MurphyChevy ChaseRobert RedfordJack NicholsonSylvester StalloneWallace ShawnEd HarrisCharles Grodin e Don Lane. Il produttore cinematografico Joel Silver interpreta un cameo: è il regista del cartone animato all’inizio del film.

Riprese e animazione:

Il direttore artistico Richard Williams rifiutò di lavorare a Los Angeles a causa di alcune divergenze con la Disney.[9] Per ospitare lui e i suoi animatori, la produzione venne spostata agli Elstree Studios di Hertfordshire, in Inghilterra. Sia la Disney che Spielberg si accordarono con Williams durante la lavorazione del film: se Williams avesse lavorato a Roger Rabbit, loro lo avrebbero aiutato a distribuire il suo film incompiuto The Thief and the Cobbler. Williams accettò l’offerta della produzione e cominciò a lavorare al progetto.[9]La produzione si divise quindi tra Williams e il produttore Don Hahn, rispettivamente nei London studio e a Los Angeles, dove le riprese vennero supervisionate da Dale Baer.[10] Il numero considerevole degli effetti speciali e delle animazioni portò la Disney ad aumentare il budget fino a 40 milioni di dollari. La stessa Disney pensò di cancellare il film a causa dei numerosi costi, ma fu convinta da Jeffrey Katzenberg a proseguire la lavorazione.[9] Il budget continuò ad aumentare successivamente, ma la Disney, ormai, sembrava decisa più che mai a realizzare il film, anche perché era entusiasta di lavorare finalmente con Spielberg.[6]

Eddie Valiant (Bob Hoskins) insieme a Roger RabbitBurattinimanichini e braccia robotiche erano comunemente usate durante le riprese per aiutare gli attori ad interagire con i personaggi animati.[8]

Le telecamere VistaVision vennero utilizzate per mescolare le scene live-action con quelle d’animazione. Per facilitare l’interpretazione degli attori, al posto dei cartoni animati, inseriti poi al computer, vennero utilizzati dei pupazzi e dei manichini.[5] Per facilitare il lavoro di post produzione furono utilizzati anche dei bracci robotici che eseguivano le azioni basilari su cui poi gli animatori avrebbero costruito i personaggi animati.[5] In moltissime scene dove i cartoni spostano o possiedono nelle loro mani degli oggetti reali, questi ultimi vengono mossi tramite l’utilizzo di fili, similmente a marionette.[5] Le riprese della pellicola iniziarono il 12 dicembre 1986, e durarono circa 7 mesi e mezzo agli Elstree Studios, con l’aggiunta di altre quattro settimane di ripresa a Los Angeles qualche tempo dopo.

Nel corso della post-produzione del film, durata circa un anno[5], gli animatori realizzarono a mano circa 82 000 frame per dare vita ai personaggi del film. Ogni frame fu fotografato e impresso sulla pellicola[5][8]. Infine l’Industrial Light & Magic ultimò la pellicola dando ai personaggi quel tocco di realismo in più.[8] Due degli effetti più famosi furono sicuramente i luccichii e le ombre del vestito di Jessica Rabbit.[3]

Programmazione film
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA