Con Alessandro Borghi, Gabriel Montesi, Federica Rosellini, Giovanni Scotti.
Titolo originale . Drammatico (colore). Durata 104 min. Italia 2024 (01)
Due anni dopo Il signore delle formiche (2022), Gianni Amelio torna in concorso alla Mostra del Cinema di Venezia e di nuovo con un film che scava in un capitolo buio della storia italiana. Campo di battaglia è ambientato in Friuli Venezia Giulia durante la Prima guerra mondiale, e vede protagonisti due ufficiali medici che lavorano nello stesso ospedale militare dove sono testimoni del fenomeno dell’autolesionismo praticato dai soldati per essere riformati o almeno portati via dalle trincee. Nel frattempo, al dramma bellico sta per aggiungersi la grande epidemia di febbre spagnola.
Il film di Amelio atteso a Venezia racconta l’orrore della guerra di un secolo fa per guardare anche all’oggi. Protagonisti due dei migliori attori della loro generazione: Alessandro Borghi e Gabriel Montesi.
Alla Mostra del Cinema di Venezia del 1959 veniva presentato uno dei capolavori della commedia all’italiana, La grande guerra di Mario Monicelli – premiato con il Leone d’oro ex aequo con Il generale Della Rovere di Roberto Rossellini. Per la prima volta, la guerra del ’15-’18 veniva raccontata al grande pubblico in Italia senza il velo della retorica gloriosa e patriottica, sventolato a lungo dalla propaganda nazionalista, in particolare durante il fascismo, ma anche in seguito. Il conflitto che era stato tramandato nei decenni successivi come sforzo eroico e momento fondativo della nazione, veniva smitizzato da Monicelli attraverso la storia di due soldati lavativi – straordinariamente interpretati da Vittorio Gassman e Alberto Sordi – costretti al fronte e impegnati solo a tentare di farla franca, piccole pedine protagoniste di una tragedia farsesca, inserita nel realismo della ricostruzione storica.