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CRESCENDO – #MAKEMUSICNOTWAR

di Dror Zahavi

Con Gotz Otto, Daniel Donskoy, Peter Simonischek, Bibiana Beglau, Mehdi Meskar.

Titolo originale #MAKEMUSICNOTWAR. (colore). Durata 102 min. Germania 2019 ( Satine Film)

CRESCENDO – #MAKEMUSICNOTWAR

Prevendite: https://www.bigliettoveloce.it/index.php?r=frontend%2Fsite%2Fsala&id=845

Quando ad Eduard Sporck, direttore e musicista di fama mondiale, viene proposto di costituire, per un unico concerto, un’orchestra composta da giovani palestinesi e israeliani, inizia per lui una sfida che va oltre il raggiungimento della perfezione artistica.

Divisi da un odio insanabile, cresciuti in un clima di guerra e aggressività, i musicisti non riescono a fare squadra tra loro e i due violinisti, la fiera palestinese Layla e il vanitoso israeliano Ron, guidano idealmente le due fazioni ostili, mettendo in luce il conflitto che li separa.

Grazie alla tenacia di Sporck e al potere aggregante della musica, quella che sembra essere una missione senza speranza lascia però gradualmente spazio all’illusione che, comprensione reciproca, amicizia e forse anche amore tra le due parti possano essere un giorno possibili.

EQUILIBRIO, PARTECIPAZIONE E INTENSITÀ PER UN FILM CHE MERITEREBBE UN’AMPIA DIFFUSIONE NELLE SCUOLE.
Recensione di Giancarlo Zappoli

Eduard Sporck, direttore d’orchestra di importanza mondiale riceve ed accetta la proposta di costituire un’orchestra formata da giovani musicisti israeliani e palestinesi con l’obiettivo di realizzare un concerto. L’impresa, già difficile sulla carta, si dimostra ancor più complessa nella realtà perché il confronto è da subito molto duro. In particolare i due più talentuosi musicisti, la palestinese Layla e l’israeliano Ron non si risparmiano attacchi. Sporck decide di trasferire tutto l’ensemble in Alto Adige, un luogo che ha segnato la sua vicenda personale, e lì tentare di proseguire le prove.

Ci sono film che sembrano voler seguire tracciati già esplorati e che quindi corrono il rischio di essere sottovalutati a priori dai loro potenziali spettatori. Quando si affronta il tema delle differenze (etniche, sociali ecc.) in rapporto alla musica vengono subito alla mente film come Les choristes – I ragazzi del coro o La mélodie (solo per citarne due) ed il timore di una riproposizione, seppure con variazioni, incombe. Non è però il caso di Crescendo che prende spunto da un’orchestra, la West-Eastern Divan Orchestra, nata da un’idea di Daniel Barenboim ed Eduard Said. Il riferimento però si ferma qui perché in questo caso si immagina una storia che non ha nulla di documentaristico ma molto di partecipazione sentita a condizioni personali e sociali che solo contando sui giovani possono sperare in un’evoluzione.

Sgombriamo subito il campo da possibili equivoci: questo film non ha nulla di ‘buonista’ (termine troppo spesso usato comunque a sproposito). Neppure nel finale che è stato interpretato in maniera superficiale da qualche critico tedesco e che ovviamente non va rivelato ma ‘osservato’ con partecipazione (ma anche con attenzione) dallo spettatore.

Dror Zahavi, nato a Tel Aviv, ma residente in Germania in maniera definitiva dal 1991, ha presenti due concetti e li sviluppa nel film. Il primo, dettatogli dalla sua stessa vita, glielo si può attribuire con sicurezza perché emerge con evidenza. Al termine del secondo conflitto mondiale nessuno avrebbe mai potuto pensare ad un futuro, seppure lontano, in cui tedeschi ed ebrei avrebbero potuto convivere ed interagire. Lo Zahavi ‘tedesco’ è una delle tante prove viventi che invece è stato possibile.

L’altro concetto sembra nascere dalle riflessioni di uno scrittore di assoluto valore come Amos Oz che, in “Contro il fanatismo” libro che raccoglie i testi di alcune su e conferenze, sostanzialmente affermava che israeliani e palestinesi non avrebbero mai trovato una modalità di pacificazione fino a quando entrambi i popoli non fossero giunti alla conclusione di essere entrambi vittime di una Storia dettata da forze che avevano tratto e avrebbero continuato a trarre vantaggio dal fatto che gli uni e gli altri vedessero solo se stessi come vittime e gli avversari come persecutori.

Programmazione film
PROGRAMMAZIONE
TERMINATA